Portogallo, la nuova meta del pensionato italiano

Zero tasse nei primi dieci anni di pensione, un posto di mare che concilia il proprio benessere quotidiano ed un tenore di vita che non richiede grandi cifre. Sono le armi segrete con le quali il Portogallo ha attirato migliaia di pensionati da tutta Europa, Italia compresa.

Il piano di regolamentazione adottato dal governo portoghese è piuttosto semplice: basta trascorrere 183 l’anno nel paese per acquisire ufficialmente lo status di ‘residenti non abituali’. Per ottenere le procedure d’espatrio non ci sono nemmeno grandissimi costi: circa 400 euro compresa la consulenza legale e per ottenere un nuovo codice fiscale basta presentare un contratto d’affitto o un impegno d’acquisto di una casa. Qualche settimana d’attesa in Italia per completare le pratiche ed il gioco è fatto. Una pensione di circa 1000 euro in Portogallo s’incrementa dl 30% circa ed arriva a 1300 perché l’inps accredita l’importa lordo senza alcuna trattenuta perché l’erario portoghese non effettua alcun prelievo.

Per chi vuole risparmiare il Portogallo offre dei confortevoli ostelli

E’ contento il Portogallo che sta aumentando il Pil annuo ed è soddisfatto anche il pensionato che si vede lievitare la propria pensione tutti i mesi. Preoccupata la Camera di Commercio e l’Inps italiani. I primi dati ci dicono che arrivano all’ente 20-30 richieste al mese che sono destinate ad aumentare. Una 63 enne ex impiegata è rinata. A Roma coi i suoi 850 euro di pensione mensile faticava molto. I suoi 850 euro sono diventati 1150 e si sente una signora perché la cucina portoghese non fa rimpiangere i sapori italiani e perché sia ad Oporto che a Lisbona non mancano caffè e ristoranti del nostro stivale di un discreto livello.

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