Come realizzare un acquario d’acqua dolce

Ricordo quando ero piccolino mio papà aveva la passione per l’acquario, lo adoravo, avevamo un acquario molto grande e lo tenevamo in sala da pranzo,  era pieno di pesci colorati, ogni giorno mi fermavo a guardarlo affascinato da questi piccoli esseri. Oggi che vivo con mia moglie e mia figlia sto pensando di arricchire la mia casa con questo fantastico oggetto. Cercando su internet ho trovato un sito ben fornito, si chiama pianetacquario.it gestito dalla gentilissima Signora Daniela, che mi ha fornito telefonicamente una serie informazioni e consigli su come realizzare un acquario di acqua dolce, ed oggi, voglio condividerle con voi.

Un acquario di acqua dolce arricchisce la casa di un piccolo angolo di natura, portando allegria e vivacità per la gioia di grandi e piccini. Per allestirlo e mantenerlo nel tempo in condizioni ottimali non sono necessarie particolari competenze, tuttavia è necessario adottare alcuni piccoli accorgimenti. Vediamo quali.

Scegliere e sistemare la vasca

La posizione in cui sistemare un acquario di acqua dolce in casa è molto importante e va scelta con cura. L’ideale è collocarlo negli ambienti in cui si trascorre più tempo, come il soggiorno o la cucina, purché lontano da fonti di luce diretta.
Non ci sono vincoli rigidi sulla forma e le dimensioni della vasca, da scegliere in base ai propri obiettivi e necessità. Bisogna però tenere presente che quella rettangolare è l’ideale per i “principianti” e che ordinarla su misura fa lievitare i costi. L’importante è che la sua larghezza sia superiore all’altezza e che non sia troppo piccola (almeno 40 litri), in quanto sarebbe più difficile da gestire. Per funzionare al meglio richiede inoltre l’utilizzo di alcune attrezzature e di adeguati sistemi di illuminazione, riscaldamento e filtraggio.

Illuminazione

La luce è un elemento fondamentale per un acquario in quanto permette la fotosintesi clorofilliana. Esso deve quindi essere illuminato senza interruzione per 10-12 ogni giorno, a seconda del tipo di piante, adoperando una fonte di luce artificiale che in genere è installata sul coperchio. Se invece è scoperto si possono utilizzare delle plafoniere adatte ad ospitare le lampade.
Per coltivare le piante marine sono ottime quelle HQL, dallo spettro di emissione arancione (pari a 4000-5200° K). La resa del colore (RA) deve essere alta per non falsare l’aspetto cromatico.
In genere per un acquario d’acqua dolce bastano 30-40 lumen per ogni litro di acqua, che possono arrivare fino a 50-80 se sono presenti coralli ed invertebrati marini.
Le luci vanno controllate e sostituite periodicamente (quelle fluorescenti ogni 8 mesi) perché se sono esaurite possono impedire la crescita delle piante.

 

Riscaldamento

Molti acquari ospitano una fauna ed una flora tropicali e richiedono il riscaldamento dell’acqua tramite appositi termoriscaldatori.
La temperatura deve essere mantenuta intorno ai 24-26 °C e generalmente viene rilevata e regolata grazie al termostato integrato.

Filtro 

L’utilizzo di adeguati sistemi di filtraggio permette di eliminare dallʼacqua le sostanze inquinanti e nocive (residui di mangimi, escrementi dei pesci, ecc.). Gli acquari industriali sono in genere dotati di un filtro incorporato, tuttavia se manca esso può essere acquistato scegliando tra le tante soluzioni in commercio in grado di soddisfare ogni esigenza.

Accessori

Per la perfetta funzionalità dell’acquario sono indispensabili alcuni accessori, come gli aeratori che favoriscono l’ossigenazione dell’acqua. Altri non meno importanti servono soprattutto per la sua manutenzione:
– retino per pescare i pesci;
– tergivetro di pulizia;
– pinza e forbici per effetuare piantumazioni e potatura;
– sifone per aspirare sostanze di scarto;
– tubo per cambiare l’acqua, di lunghezza minima 2 metri e diametro di almeno 15 mm;
– termometro interno.

Decorazioni

Esistono molte interessanti soluzioni per arredare l’acquario trasformandolo anche in un bellissimo elemento decorativo. Anche in questo caso è bene adottare dei piccoliaccorgimenti:
– se si scelgono materiali sintetici, non devono rilasciare sostanze tossiche né alterare l’acqua; d’altro canto, raccogliere materiali naturali nei fiumi o laghi è poco sicuro;
– il fondo della vasca deve essere ricoperto da uno strato di ghiaia di 2-3 mm di granulometria, per evitare ristagni d’acqua, integrata con appositi terricci fertilizzanti.

Acqua

Per favorire il benessere degli organismi ospitati nell’acquario è importante controllare alcune caratteristiche dell’acqua.
In linea generale la sua durezza totale deve essere compresa tra i 7 e i 14° dGH, mentre quella cabonatica tra i 4 e i 10 KH. Se i pesci sono particolarmente delicati i valori devono essere abbassati, per esempio aggiungendo acqua d’osmosi.
Altri fattori da monitorare sono la pressione di esercizio, che va mantenuta tra i 3 e gli 8 bar (utilizzando eventualmente una pompa per aumentarla), la temperatura e la qualità originaria dell’acqua.

Chimica

Il pH ideale dell’acqua varia, anche di molto, a seconda del tipo degli organismi ospitati nell’acquario.
Per la maggioranza dei pesci e delle piante (detti “facili”) il pH deve essere compreso tra 6,8 e 7,2; diversamente, per i Ciclidi americani va mantenuto tra 6,0 e 6,5, mentre per quelli africani tra 7,5 e 8,2. In ogni caso, un valore di pH minore di 5,5 è letale per tutti i tipi di pesci. Per consentire la crescita delle piante il pH deve avere un valore inferiore a 7,5 e deve essere mantenuto il più possibile costante nel tempo.
Inoltre l’acqua non deve contenere ammoniaca, una sostanza tossica per gli organismi acquatici. Se è presente, significa che il filtro non funziona bene come depuratore biologico oppure è danneggiato.
Invece un elevato valore di nitrati, ma con pochi nitriti, indica che il filtro funziona bene ma è necessario provvedere al ricambio parziale dell’acqua. In alternativa si può utilizzare una resina filtrante speciale.

Piante

Per i meno esperti è consigliabile l’acquisto di piante dalla rapida crescita e di facile coltivazione. Molto importante anche la loro quantità che non deve essere esigua ma coprire 1/3 dell’acquario.
Dopo averle allestite è necessario aspettare almeno 15 giorni prima di poter iniziare a fertilizzare. Per nutrirle esistono 2 tipi fondamentali di sostanze, macro e micro nutrienti, che possono essere monitorate attraverso test appositi (il ferro non deve superare il valore di 1 mg/lt). Tra le prime figurano potassio, fosforo, azoto, calcio, zolfo e magnesio; tra le seconde, ferro, rame, zinco, cobalto, manganese e molibdeno.

Pesci

I pesci possono essere inseriti nell’acquario solo dopo che è stato lasciato maturare e le condizioni dell’acqua si sono stabilizzate.
I pesci devono essere sani, cattivo segno se strisciano sul fondo o con la bocca in prossimità della superficie. Alcuni indicatori positivi in proposito sono: la presenza di pinne ben aperte, l’assenza di macchie dal colore biancastro o corrosioni, il corpo privo di segni dovuti ad agenti patogeni, il ventre pieno, la respirazione regolare e gli occhi vispi.
Nell’acquisto è sconsigliabile acquistarne un unico esemplare, ma almeno una coppia, se non di più nel caso in cui appartenga ad una specie che vive in branchi. Inoltre è bene informarsi sul tipo di carattere ed evitare di inserire troppe varietà diverse, se non sono compatibili.
I pesci non vanno tenuti troppo tempo nella busta di plastica ma è meglio sistemarli quanto prima nella vasca per evitare eccessivi sbalzi di temperatura. Prima di farlo è bene però ambientare la temperatura aggiungendo un po’ di acqua dell’acquario a quella del sacchetto e spegnere il sistema di illuminazione. Dopo 15 minuti potranno essere liberati avvalendosi di un retino.
I pesci non vanno inseriti tutti insieme, ma un po’ per volta ogni mese in quanto l’acquario necessita di un periodo di rodaggio prima di arrivare ad una perfetta maturazione biologica.

Alimentazione

Una corretta alimentazione è in grado di favorire la salute e la riproduzione dei pesci e pertanto deve avvicinarsi a quella che reperiscono in natura. Per questo scopo sul mercato è disponibile una grande varietà di mangimi (in fiocchi, grani, liofilizzati, ecc.), adatti alle diverse varietà e taglie dei pesci.
Una regola empirica piuttosto condivisa sostiene che la dimensione di un pezzo di cibo deve essere equivalente alla grandezza dell’occhio del pesce.
Gli alimenti vanno somministrati 2 volte al giorno, al mattino presto e alla sera tardi, variandoli e senza eccedere con le quantità. Tra i nutrienti, le vitamine sono fondamentali in quanto tra l’altro favoriscono la fertilità dei pesci, ne rafforzano il sistema immunitario, nervoso e lo sviluppo delle cellule. In alcuni periodi può rivelarsi necessario integrare le vitamine presenti nei mangimi in commercio, e che possono essere acquistate nei negozi specializzati.

Allestimento

Ecco alcuni consigli pratici per allestire al meglio un acquario di acqua dolce in casa.
Dopo aver sistemato il tavolo di supporto nel posto prescelto, si può disporre al di sopra l’acquario. La base in vetro va isolata con un apposito tappetino per proteggerlo dagli urti e renderlo più stabile. All’interno della vasca può essere inserito uno sfondo.
Si può quindi procedere a sistemare sul fondo il fertilizzante, ricoprendolo poi di ghiaia.
A questo punto possono essere disposte le eventuali decorazioni per renderlo ancora più bello e vivace. Qundi si possono mettere a dimora anche le piante dopo averne accorciato le radici e facendo attenzione a disporre dietro quelle che crescono maggiormente in altezza. La ghiaia va prima ammorbidita delicatamente con un po’ di acqua.
Infine possono essere installati il filtro interno ed il termoriscaldatore per completare il lavoro di preparazione.
Fatto tutto ciò si può iniziare a riempire l’acquario e a godere finalmente delle sue meraviglie.

Manutenzione

Per mantenere l’acquario funzionale ed in perfetta salute è necessario provvedere regolarmente alla sua manutenzione. Le operazioni indicate di seguito non vanno eseguite tutte insieme contemporaneamente, ma un po’ alla volta, onde evitare di comprometterne l’equilibrio biologico. Per esempio, una settimana si può effettuare il cambio dell’acqua mentre nella successiva si può provvede alla sostituzione del filtro purificante.
Ecco le principali operazioni da effettuare ogni giorno:
– accendere e spegnere la luce interna (o la lampada esterna);
– regolare la temperatura ottimale dell’acqua;
– somministrare l’alimentazione ai pesci;
– aspirare le sostanze di scarto presenti sul fondo;
Operazioni principali da effettuare ogni settimana:
– controllare il livello di pH;
– controllare la durezza dell’acqua e la presenza di nitrati;
– controllare l’eventuale impianto che diffonde l’anidride carbonica;
-controllare lo stato di salute delle piante, eventualmente provvedendo a potarle ed eliminarne le foglie morte, e somministrare i fertilizanti;
– controllare il filtro e se necessario pulirlo (sostituendolo periodicamente);
– compensare l’acqua evaporata aggiungendone una quantità nuova adeguata.
Inoltre è bene provvedere a cambiare il 15% dell’acqua ogni 2-3 settimane se l’acquario è particolarmente ricco di piante, effettuando anche delle operazioni di sifonatura per impedire agli agenti inquinanti di accumularsi sul fondo. L’acqua da inserire deve essere alla stessa temperatura di quella già presente.
Molto importante è anche l’aggiunta di un biocondizionatore e di microrganismi che favoriscono il ripristino della flora batterica.

Ricordo quando ero piccolino mio papà aveva la passione per l’acquario, lo adoravo, avevamo un acquario molto grande e lo tenevamo in sala da pranzo,  era pieno di pesci colorati, ogni giorno mi fermavo a guardarlo affascinato da questi piccoli esseri. Oggi che vivo con mia moglie e mia figlia sto pensando di arricchire la mia casa con questo fantastico oggetto. Cercando su internet ho trovato un sito ben fornito, si chiama pianetacquario.it gestito dalla gentilissima Signora Daniela, che mi ha fornito telefonicamente una serie informazioni e consigli su come realizzare un acquario di acqua dolce, ed oggi, voglio condividerle con voi.

Un acquario di acqua dolce arricchisce la casa di un piccolo angolo di natura, portando allegria e vivacità per la gioia di grandi e piccini. Per allestirlo e mantenerlo nel tempo in condizioni ottimali non sono necessarie particolari competenze, tuttavia è necessario adottare alcuni piccoli accorgimenti. Vediamo quali.

Scegliere e sistemare la vasca

La posizione in cui sistemare un acquario di acqua dolce in casa è molto importante e va scelta con cura. L’ideale è collocarlo negli ambienti in cui si trascorre più tempo, come il soggiorno o la cucina, purché lontano da fonti di luce diretta.
Non ci sono vincoli rigidi sulla forma e le dimensioni della vasca, da scegliere in base ai propri obiettivi e necessità. Bisogna però tenere presente che quella rettangolare è l’ideale per i “principianti” e che ordinarla su misura fa lievitare i costi. L’importante è che la sua larghezza sia superiore all’altezza e che non sia troppo piccola (almeno 40 litri), in quanto sarebbe più difficile da gestire. Per funzionare al meglio richiede inoltre l’utilizzo di alcune attrezzature e di adeguati sistemi di illuminazione, riscaldamento e filtraggio.

Illuminazione

La luce è un elemento fondamentale per un acquario in quanto permette la fotosintesi clorofilliana. Esso deve quindi essere illuminato senza interruzione per 10-12 ogni giorno, a seconda del tipo di piante, adoperando una fonte di luce artificiale che in genere è installata sul coperchio. Se invece è scoperto si possono utilizzare delle plafoniere adatte ad ospitare le lampade.
Per coltivare le piante marine sono ottime quelle HQL, dallo spettro di emissione arancione (pari a 4000-5200° K). La resa del colore (RA) deve essere alta per non falsare l’aspetto cromatico.
In genere per un acquario d’acqua dolce bastano 30-40 lumen per ogni litro di acqua, che possono arrivare fino a 50-80 se sono presenti coralli ed invertebrati marini.
Le luci vanno controllate e sostituite periodicamente (quelle fluorescenti ogni 8 mesi) perché se sono esaurite possono impedire la crescita delle piante.

 

Riscaldamento

Molti acquari ospitano una fauna ed una flora tropicali e richiedono il riscaldamento dell’acqua tramite appositi termoriscaldatori.
La temperatura deve essere mantenuta intorno ai 24-26 °C e generalmente viene rilevata e regolata grazie al termostato integrato.

Filtro 

L’utilizzo di adeguati sistemi di filtraggio permette di eliminare dallʼacqua le sostanze inquinanti e nocive (residui di mangimi, escrementi dei pesci, ecc.). Gli acquari industriali sono in genere dotati di un filtro incorporato, tuttavia se manca esso può essere acquistato scegliando tra le tante soluzioni in commercio in grado di soddisfare ogni esigenza.

Accessori

Per la perfetta funzionalità dell’acquario sono indispensabili alcuni accessori, come gli aeratori che favoriscono l’ossigenazione dell’acqua. Altri non meno importanti servono soprattutto per la sua manutenzione:
– retino per pescare i pesci;
– tergivetro di pulizia;
– pinza e forbici per effetuare piantumazioni e potatura;
– sifone per aspirare sostanze di scarto;
– tubo per cambiare l’acqua, di lunghezza minima 2 metri e diametro di almeno 15 mm;
– termometro interno.

Decorazioni

Esistono molte interessanti soluzioni per arredare l’acquario trasformandolo anche in un bellissimo elemento decorativo. Anche in questo caso è bene adottare dei piccoliaccorgimenti:
– se si scelgono materiali sintetici, non devono rilasciare sostanze tossiche né alterare l’acqua; d’altro canto, raccogliere materiali naturali nei fiumi o laghi è poco sicuro;
– il fondo della vasca deve essere ricoperto da uno strato di ghiaia di 2-3 mm di granulometria, per evitare ristagni d’acqua, integrata con appositi terricci fertilizzanti.

Acqua

Per favorire il benessere degli organismi ospitati nell’acquario è importante controllare alcune caratteristiche dell’acqua.
In linea generale la sua durezza totale deve essere compresa tra i 7 e i 14° dGH, mentre quella cabonatica tra i 4 e i 10 KH. Se i pesci sono particolarmente delicati i valori devono essere abbassati, per esempio aggiungendo acqua d’osmosi.
Altri fattori da monitorare sono la pressione di esercizio, che va mantenuta tra i 3 e gli 8 bar (utilizzando eventualmente una pompa per aumentarla), la temperatura e la qualità originaria dell’acqua.

Chimica

Il pH ideale dell’acqua varia, anche di molto, a seconda del tipo degli organismi ospitati nell’acquario.
Per la maggioranza dei pesci e delle piante (detti “facili”) il pH deve essere compreso tra 6,8 e 7,2; diversamente, per i Ciclidi americani va mantenuto tra 6,0 e 6,5, mentre per quelli africani tra 7,5 e 8,2. In ogni caso, un valore di pH minore di 5,5 è letale per tutti i tipi di pesci. Per consentire la crescita delle piante il pH deve avere un valore inferiore a 7,5 e deve essere mantenuto il più possibile costante nel tempo.
Inoltre l’acqua non deve contenere ammoniaca, una sostanza tossica per gli organismi acquatici. Se è presente, significa che il filtro non funziona bene come depuratore biologico oppure è danneggiato.
Invece un elevato valore di nitrati, ma con pochi nitriti, indica che il filtro funziona bene ma è necessario provvedere al ricambio parziale dell’acqua. In alternativa si può utilizzare una resina filtrante speciale.

Piante

Per i meno esperti è consigliabile l’acquisto di piante dalla rapida crescita e di facile coltivazione. Molto importante anche la loro quantità che non deve essere esigua ma coprire 1/3 dell’acquario.
Dopo averle allestite è necessario aspettare almeno 15 giorni prima di poter iniziare a fertilizzare. Per nutrirle esistono 2 tipi fondamentali di sostanze, macro e micro nutrienti, che possono essere monitorate attraverso test appositi (il ferro non deve superare il valore di 1 mg/lt). Tra le prime figurano potassio, fosforo, azoto, calcio, zolfo e magnesio; tra le seconde, ferro, rame, zinco, cobalto, manganese e molibdeno.

Pesci

I pesci possono essere inseriti nell’acquario solo dopo che è stato lasciato maturare e le condizioni dell’acqua si sono stabilizzate.
I pesci devono essere sani, cattivo segno se strisciano sul fondo o con la bocca in prossimità della superficie. Alcuni indicatori positivi in proposito sono: la presenza di pinne ben aperte, l’assenza di macchie dal colore biancastro o corrosioni, il corpo privo di segni dovuti ad agenti patogeni, il ventre pieno, la respirazione regolare e gli occhi vispi.
Nell’acquisto è sconsigliabile acquistarne un unico esemplare, ma almeno una coppia, se non di più nel caso in cui appartenga ad una specie che vive in branchi. Inoltre è bene informarsi sul tipo di carattere ed evitare di inserire troppe varietà diverse, se non sono compatibili.
I pesci non vanno tenuti troppo tempo nella busta di plastica ma è meglio sistemarli quanto prima nella vasca per evitare eccessivi sbalzi di temperatura. Prima di farlo è bene però ambientare la temperatura aggiungendo un po’ di acqua dell’acquario a quella del sacchetto e spegnere il sistema di illuminazione. Dopo 15 minuti potranno essere liberati avvalendosi di un retino.
I pesci non vanno inseriti tutti insieme, ma un po’ per volta ogni mese in quanto l’acquario necessita di un periodo di rodaggio prima di arrivare ad una perfetta maturazione biologica.

Alimentazione

Una corretta alimentazione è in grado di favorire la salute e la riproduzione dei pesci e pertanto deve avvicinarsi a quella che reperiscono in natura. Per questo scopo sul mercato è disponibile una grande varietà di mangimi (in fiocchi, grani, liofilizzati, ecc.), adatti alle diverse varietà e taglie dei pesci.
Una regola empirica piuttosto condivisa sostiene che la dimensione di un pezzo di cibo deve essere equivalente alla grandezza dell’occhio del pesce.
Gli alimenti vanno somministrati 2 volte al giorno, al mattino presto e alla sera tardi, variandoli e senza eccedere con le quantità. Tra i nutrienti, le vitamine sono fondamentali in quanto tra l’altro favoriscono la fertilità dei pesci, ne rafforzano il sistema immunitario, nervoso e lo sviluppo delle cellule. In alcuni periodi può rivelarsi necessario integrare le vitamine presenti nei mangimi in commercio, e che possono essere acquistate nei negozi specializzati.

Allestimento

Ecco alcuni consigli pratici per allestire al meglio un acquario di acqua dolce in casa.
Dopo aver sistemato il tavolo di supporto nel posto prescelto, si può disporre al di sopra l’acquario. La base in vetro va isolata con un apposito tappetino per proteggerlo dagli urti e renderlo più stabile. All’interno della vasca può essere inserito uno sfondo.
Si può quindi procedere a sistemare sul fondo il fertilizzante, ricoprendolo poi di ghiaia.
A questo punto possono essere disposte le eventuali decorazioni per renderlo ancora più bello e vivace. Qundi si possono mettere a dimora anche le piante dopo averne accorciato le radici e facendo attenzione a disporre dietro quelle che crescono maggiormente in altezza. La ghiaia va prima ammorbidita delicatamente con un po’ di acqua.
Infine possono essere installati il filtro interno ed il termoriscaldatore per completare il lavoro di preparazione.
Fatto tutto ciò si può iniziare a riempire l’acquario e a godere finalmente delle sue meraviglie.

Manutenzione

Per mantenere l’acquario funzionale ed in perfetta salute è necessario provvedere regolarmente alla sua manutenzione. Le operazioni indicate di seguito non vanno eseguite tutte insieme contemporaneamente, ma un po’ alla volta, onde evitare di comprometterne l’equilibrio biologico. Per esempio, una settimana si può effettuare il cambio dell’acqua mentre nella successiva si può provvede alla sostituzione del filtro purificante.
Ecco le principali operazioni da effettuare ogni giorno:
– accendere e spegnere la luce interna (o la lampada esterna);
– regolare la temperatura ottimale dell’acqua;
– somministrare l’alimentazione ai pesci;
– aspirare le sostanze di scarto presenti sul fondo;
Operazioni principali da effettuare ogni settimana:
– controllare il livello di pH;
– controllare la durezza dell’acqua e la presenza di nitrati;
– controllare l’eventuale impianto che diffonde l’anidride carbonica;
-controllare lo stato di salute delle piante, eventualmente provvedendo a potarle ed eliminarne le foglie morte, e somministrare i fertilizanti;
– controllare il filtro e se necessario pulirlo (sostituendolo periodicamente);
– compensare l’acqua evaporata aggiungendone una quantità nuova adeguata.
Inoltre è bene provvedere a cambiare il 15% dell’acqua ogni 2-3 settimane se l’acquario è particolarmente ricco di piante, effettuando anche delle operazioni di sifonatura per impedire agli agenti inquinanti di accumularsi sul fondo. L’acqua da inserire deve essere alla stessa temperatura di quella già presente.
Molto importante è anche l’aggiunta di un biocondizionatore e di microrganismi che favoriscono il ripristino della flora batterica.

 

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