Gennaio in crescita con le richieste di mutui e prestiti, da cosa dipende?

Un aumento totale dei mutui e dei tassi. Le famiglie italiane tornano a dover aumentare la propria spesa riguardo ai tassi di interesse del proprio mutuo bancario: i dati analizzano l’andamento del gennaio 2017 e sottolineano l’ennesima stangata per quanto riguarda le famiglie. Un aumento dovuto ad un effetto domino dell’euro? A quanto pare sì, soprattutto a fronte delle manovre finanziare attuate dai vari Governi. Ovviamente i fattori da analizzare sono davvero tantissimi. Parliamo di prestiti e di mutui in generale: in questo primo mese del nuovo anno c’è stato un aumento delle spese accessorie del 2.38%, al fronte del 2.32 che era stato registrato nell’ultimo mese dell’anno precedente, ovvero dicembre 2016. Se invece parliamo di nuove erogazioni, ovvero mutui o prestiti ancora da concedere, c’è stato un aumento di circa nove punti percentuali. L’analisi dei dati arriva direttamente da Bankitalia. Se parliamo invece di prestiti in particolar modo, siamo all’ 1,56 per cento rispetto all’ 1,54 fatto registrare nel dicembre 2016. Se parliamo di prestiti fino ad un milione di euro la soglia supera il 2.28 % di aumento. Per prestiti superiori, riservati solitamente ad aziende private, c’è stato un aumento pari all’ 1.07%. Sempre secondo Bankitalia, i tassi passivi sono stabili: quest’ultimi si aggirano intorno allo 0.41%.

Sono dati sicuramente in controtendenza, visto che nelle ultime analisi i dati parlavano chiaramente di una variazione di tendenza notevole. Infatti con l’arrivo dell’ euro sembravano essere diminuiti, proprio per il mercato mutevole. In un recente studio, i punti dello spread BTp-Bund hanno fatto la differenza proprio sui tassi dei mutui. L’aumento dei titoli italiani e l’aumento dello spread porta dunque ad una maggiore valutazione dei tassi, compresi anche quelli da parte dell’utente. Uno dei tassi principali che porta questo comportamento al rialzo dei tassi è l’Euribor, che varia in base alla scelta della BCE la Banca centrale Europea. L’immissione di capitale che sta avvenendo in questi periodi ha portato di conseguenza ad un aumento di questo tasso che ha ovviamente influenzato anche sui tassi di mutui. Per quanto riguarda l’Eurir: questo tasso è molto differente rispetto al precedente perché influenzato anche dalle strategie americane. Non solo problematiche europee, ma anche derivanti dagli States. Non un momento florido dunque per i tassi dei mutui vista la situazione generale.

Lo stesso Minotti ha spiegato come sia difficile che i tassi tornino al periodo minimo storico, anzi secondo l’analista ci sarà un ulteriore aumento verso l’alto, questo perché il fattore è troppo variabile e dunque l’aumento dei costi sembra davvero inevitabile. Le operazioni di rifinanziamento hanno dunque aiutato la diminuzione totale dei tassi, ma questo ha avuto un conseguente effetto domino che ha portato poi a questa situazione. Inoltre un altro fattore che spesso non viene sottolineato è proprio la mancanza di liquidità che viene richiesta dall’utente finale. In un periodo particolarmente delicato dell’economia europea, tutto può ancora succedere. Ma a quanto pare i tassi sono destinati solamente ad aumentare.

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